Per le strade di Roma, una figura iconica, Dino Impagliazzo, ha dedicato la sua vita ad aiutare i senzatetto, incarnando speranza e generosità. A 90 anni è riconosciuto come il “Capo dei poveri”, un titolo che si è guadagnato grazie ai suoi instancabili sforzi per nutrire coloro che vivono in povertà.
Tutto è iniziato più di 15 anni fa quando, dopo essere stato avvicinato da un senzatetto che gli chiedeva dei soldi per un panino, Impagliazzo ebbe l’idea di preparare pasti per più persone anziché donare una piccola somma. Inizia così la sua avventura umanitaria, che prende corpo con la creazione dell’associazione RomAmoR. Con l’aiuto di volontari raccoglie cibo dai mercati e dalle panetterie, cucinando pasti caldi per chi ne ha più bisogno(
Ogni settimana Dino e il suo team servono pasti a centinaia di persone. Le distribuzioni avvengono spesso nei pressi di Piazza San Pietro, luogo simbolico dove si riuniscono i senzatetto, soprattutto per l’attenzione riservata da Papa Francesco alla situazione dei più vulnerabili. Impagliazzo è riuscito a mobilitare più di 300 volontari, uniti dallo stesso desiderio di essere al servizio e di portare un po’ di conforto a chi lotta per sopravvivere nella capitale italiana(
Riconosciuto per la sua dedizione, Dino ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio “eroe del nostro tempo” dal presidente della Repubblica italiana. La sua determinazione e umanità hanno toccato vite umane e ispirato altri a fare lo stesso, dimostrando che non è mai troppo tardi per fare la differenza.
La storia di Dino Impagliazzo ci ricorda con forza che semplici azioni possono avere un enorme impatto nella vita degli altri. Il suo amore incondizionato per i senzatetto di Roma continua a ispirare generazioni e dimostra che la compassione e la solidarietà possono davvero trasformare la vita.
Per saperne di più sul lavoro di Dino Impagliazzo e sul suo impatto sulla comunità, consulta le risorse disponibili sul lavoro di volontariato a Roma.