La famiglia è la prima e più importante formazione sociale in cui un bambino cresce e si sviluppa in sicurezza, circondato dall’amore dei genitori e dei familiari. Le migliori famiglie sono, ovviamente, quelle che restano unite e dimostrano di poter affrontare insieme le sfide più difficili. La famiglia di questa storia è sicuramente una famiglia che trascorre molto tempo insieme, i cui membri sono riusciti persino a lavorare nello stesso campo, ovvero l’aviazione. Moglie e marito si sono incontrati per la prima volta durante un volo e da allora non hanno mai smesso di volare, anzi hanno fatto di questa passione una vera e propria tradizione di famiglia.
La famiglia Jónsson ha un’incredibile passione per l’aviazione, tanto da trovare lavoro presso una delle compagnie aeree più grandi e antiche del loro paese, l’Islanda. Ingvar Mar Jónsson è il capitano di Icelandair, mentre sua moglie e tre figlie sono assistenti di volo per la stessa compagnia. Ingvar Mar Jónsson e sua moglie, Sigga Nanna, si sono conosciuti durante un volo di lavoro nel 1997 e si sono subito innamorati perdutamente: «È stato amore a prima vista», hanno scherzato.
Naturalmente, la coppia ha trasmesso questo amore per l’aviazione anche alle figlie Nina, Ingibjörg e Sigga Marta, che sono diventate anche assistenti di volo per la stessa compagnia aerea dei loro genitori, Icelandair. La cosa sorprendente è che l’intera famiglia è riuscita a organizzare i propri orari di lavoro in modo da poter viaggiare insieme su un volo dall’Islanda a Washington, DC. Quante volte nella vita potremmo prendere un volo in cui il capitano e il resto dell’equipaggio sono legati? «L’Islanda è un paese piccolo, quindi volare può facilmente diventare un affare di famiglia», ha affermato la stessa compagnia aerea sui social media. E per non essere da meno, la famiglia ha aggiunto al loro volo anche la suocera e i fidanzati di Ingibjörg e Marta, con i quali hanno potuto esplorare l’area di Washington durante la sosta di 24 ore tra i voli.
«È molto gratificante vedere le nostre ragazze diventare persone indipendenti e attive», ha commentato il padre delle ragazze con una punta di orgoglio.