Sta per spegnere la macchina che tiene sua moglie in coma, ma lei sussurra «Sono una combattente»

Sta per spegnere la macchina che tiene sua moglie in coma, ma lei sussurra «Sono una combattente»
Sta per spegnere la macchina che tiene sua moglie in coma, ma lei sussurrò «Sono una combattente». coma e non ha speranza di guarigione, secondo i medici. Un dolore immenso per una vita compromessa, un vuoto immenso che resterà nel cuore di ogni suo familiare e di chi l’ha conosciuta. Eppure in questo mondo ci sono anche i miracoli… Vi presento la famiglia Pellettiere-Swapp, che qualche tempo fa ha dovuto affrontare un trauma davvero enorme: Lyndee, madre e moglie, aveva 45 anni quando improvvisamente si è ammalata, è stata trasferita in ospedale ed è caduta in un profondo coma dal quale sembra non volersi svegliare. Col tempo, i medici avevano già preparato la sua famiglia al peggio; Lyndee sembrava non volersi più svegliare, marito e figli erano pronti a salutarla nel modo più triste e rassegnato, decisi a staccare una volta per tutte le macchine che ancora la tenevano in vita. Ma qualcosa di miracoloso stava per accadere…

Dopo 12 giorni di coma, la famiglia era pronta a spegnere le macchine e donare gli organi di Lyndee, come avrebbe desiderato quando era ancora cosciente e piena di vita. Mentre tutti i membri della famiglia Pellettiere-Swapp stavano dando l’ultimo addio a Lyndee, si è verificato un evento inaspettato.

Nel momento esatto in cui suo marito le si è avvicinato e le ha sussurrato la frase «Ho bisogno che tu combatta, ho bisogno che tu combatta», Lyndee ha risposto con queste parole potenti e inaspettate: «Sono una combattente». Con sorpresa di tutti, la 45enne si è svegliata dal coma dopo 12 giorni interi. Dopo poche ore si è ripresa completamente, sconcertando l’equipe medica e i suoi cari, pronti a salutarla per sempre.

Dopo essere tornata a casa da questa terribile e insensata esperienza, Lyndee ha voluto raccontare la sua storia, mettendo in guardia le persone che hanno a che fare con amici, conoscenti o persone care che sono in coma in ospedale e pensano che nonostante la loro temporanea incoscienza, non riescono a sentire: “Solo perché sei incosciente in questo momento terribile non significa che non puoi sentire quello che ti viene detto, quindi devi sempre parlare con le persone che si trovano in questa situazione. Ti ascoltano!

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