Quando il sole deve ancora sorgere, Francesca è già davanti allo specchio. Ogni mattina, alle 6:30 in punto, si sveglia, si dedica alla sua routine di bellezza e si prepara con cura per accompagnare suo figlio a scuola. «Non voglio essere trascurata come le altre mamme», racconta con convinzione. Per lei, prendersi cura di sé è un atto di rispetto e una parte fondamentale del suo ruolo di mamma.
Il suo rituale comprende trucco, pettinatura e un outfit ben studiato, anche solo per quei pochi minuti in cui lascia il figlio a scuola. «Le altre mamme dicono che non hanno tempo, ma per me è importante sentirmi bella, anche quando si tratta di un gesto quotidiano come questo», spiega Francesca. Nonostante le critiche e i commenti ironici di chi la considera «eccessiva», lei rimane ferma nella sua scelta. «Non è vanità», precisa, «è un modo per sentirmi me stessa, una donna prima di tutto».
Questa routine, però, non è passata inosservata: alcune mamme la ammirano per la sua dedizione, altre la criticano, giudicandola poco pratica. Francesca, però, risponde serenamente a chi pensa che sia un’inutile esagerazione. «A mio figlio non importa come mi vesto, ma vede che la sua mamma è felice e sicura di sé. Questo, secondo me, conta più di qualsiasi giudizio».
La sua storia ha suscitato un dibattito acceso online. Molte donne si sono sentite ispirate dalla sua determinazione a ritagliarsi uno spazio personale, mentre altre sostengono che dedicare così tanto tempo all’aspetto fisico non dovrebbe essere una priorità. «Ciascuno vive la maternità come meglio crede», risponde Francesca alle critiche. «Ma io ho scelto di non dimenticarmi di me stessa. Essere una mamma non significa rinunciare alla propria femminilità».
La scelta di Francesca mette in luce un tema molto discusso: l’equilibrio tra il ruolo di madre e quello di donna. In un mondo che spesso spinge le madri a mettere da parte se stesse, la sua storia ricorda a tutte che prendersi cura di sé è non solo possibile, ma può essere anche una parte importante dell’essere madre.