Nato con una patologia genetica molto rara, Jono Lancaster ha avuto un’infanzia difficile, abbandonato dai genitori. Nonostante ciò, è diventato un eroe per molti bambini con la stessa disabilità. Scopri la sua storia!
Quando guarda nello specchietto retrovisore, il 37enne Jono Lancaster non ha rimpianti. Arriva addirittura a ringraziare tutto quello che gli è successo per portarlo qui.
Tutto, però, suggerisce che la sua vita non sia stata altro che una strada tortuosa, disseminata di insidie e buche. A cominciare dai suoi stessi genitori, che non accettavano la sua esistenza a causa della sua disabilità.
Jono è nato con un aspetto peculiare: mascella sottosviluppata, mancanza di zigomi e orecchie che gli piace paragonare a quelle di Bart Simpson.
In realtà Jono Lancaster soffre della sindrome di Treacher Collins, una rara patologia genetica dello sviluppo craniofacciale. Una sindrome presente fin dalla nascita e che colpisce 1 neonato su 50.000.Ma da questa differenza che spaventava i suoi genitori nasceva una forza.
Appena 36 ore dopo la sua nascita, i suoi genitori rinunciarono alla potestà genitoriale, evitando persino di presentare il neonato al resto della famiglia. Abbandonato alla nascita perché i suoi genitori lo trovavano brutto, Jono avrebbe potuto rimanere traumatizzato per tutta la vita. Ma per sua fortuna, un’anima bella incrocerà il suo cammino. Quella che chiama “Mamma Jean”!
Si è presa cura di lui quando aveva solo due settimane, prima di adottarlo ufficialmente all’età di 5 anni.
«Ha fatto un lavoro fantastico proteggendomi. Mi ha sempre detto che la prima volta che mi ha visto non poteva fare altro che sorridere», confida Jono sul suo account Instagram. E continua assicurando che questo amore lo ha sicuramente salvato da una vita orribile: “Tutto ciò di cui hai bisogno è amore”.
Grazie a lei non si è mai sentito solo e si è sempre sentito amato. Man mano che cresce, Jono apprende gradualmente la storia dei suoi genitori biologici e il motivo per cui lo hanno abbandonato.
Jono li capisce perché anche lui ha difficoltà ad accettare la propria differenza, soprattutto quando raggiunge l’adolescenza ed è bersaglio di scherni a scuola: «Ero esposto a bambini che non mi vedevano». gente come me.»
Jono Lancaster, un’incredibile fonte di ispirazione
Fu solo quando aveva vent’anni che iniziò ad accettare la sua differenza e ad avere fiducia in se stesso.
Un cambiamento di mentalità che avviene dopo l’incontro con una donna e il suo primo bacio: «Pensavo che nessuno potesse amarmi e poi all’improvviso mi sono ritrovata l’uomo più attraente del mondo. Lei ha detto: ‘Amo il tuo viso’.
Fu all’età di 25 anni che apprese finalmente tutta la verità sull’abbandono dei suoi genitori, dopo aver letto i documenti di adozione. Decide allora di contattarli, di dare loro una possibilità, inviando loro una lettera. Purtroppo rispondono negativamente.
Peccato per loro perché si privano di conoscere una persona dall’incredibile umanità. Jono ha trasformato la sua disabilità in un punto di forza ed è diventato fonte di ispirazione per tutti i bambini affetti dalla stessa patologia.
Dopo aver sopportato anni di rifiuto e di scarsa autostima, ha finalmente accettato se stesso ed è diventato un modello per rappresentare le persone che hanno la sua stessa condizione. Influencer sui social network, si prende il suo tempo per incontrare ragazzi come lui e dare loro la forza di credere in se stessi.
«Devo vivere la vita che mi hanno dato. È stato un viaggio difficile arrivare a questo punto, ma ora sono qui. Sono felice della vita».