Paulette Barbusse, donna di 86 anni di Gard, incarna passione e determinazione sul lavoro. Parrucchiera dall’età di 14 anni, ha iniziato nel salone di parrucchiere del padre e ha continuato a esercitare questa professione per tutta la vita. Oggi gestisce il proprio salone, rilevando con amore e impegno l’attività del padre.

Lavorando cinque giorni alla settimana, dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 17:00, Paulette rifiuta categoricamente di andare in pensione. Per lei questa parola non esiste nel suo vocabolario. Esprime assoluta felicità nell’alzarsi ogni mattina per andare al lavoro, dicendo che la sua passione per l’acconciatura e la buona salute la mantengono in forma e tengono lontana la stanchezza.

Nel corso degli anni Paulette è riuscita a fidelizzare una solida clientela, rinomata per il suo buon umore e la sua risata contagiosa. Preferisce pettinare gli uomini, trovandoli meno esigenti rispetto alle donne. Il suo salone è diventato un luogo di incontro dove le sue clienti vengono non solo per farsi tagliare i capelli, ma anche per leggere il giornale, prendere un caffè e scambiare piacevoli discussioni.

Lavorare come parrucchiera è per Paulette molto più di un semplice lavoro, è una passione che le permette di rimanere in contatto con gli altri, soprattutto dopo la morte del marito nel 2012. Il suo salone è la sua seconda casa, dove si sente più felice. Anche la pandemia da Covid-19, che ha costretto per diversi mesi alla chiusura del suo salone, non ha smorzato la sua determinazione nel continuare la sua attività.

All’avvicinarsi del suo 87esimo compleanno, Paulette intende celebrare questo evento circondata dalla sua famiglia e dagli abitanti del villaggio, simboli della comunità che le sta a cuore. Per lei, morire nel suo negozio sarebbe il risultato più grande, perché è lì che si sente più realizzata.