“Sono mamma, ma sono anche donna e soprattutto sono stanca”

Diventare genitore è un compito arduo che non sempre va come avremmo voluto. All’inizio ci diciamo sempre che è un’esperienza bella, gratificante, positiva, ma tutti coloro che hanno avuto uno o più figli sanno che non c’è solo felicità in questa scelta di vita, e che bisogna affrontare situazioni che sono più o meno facili da gestire.

Per questo sia le mamme che i papà possono vivere momenti di sconforto, al punto da sentire il bisogno di lasciare tutto e andare via per qualche giorno alla ricerca della tranquillità. Che ciò accada o meno è irrilevante, ma i cari di questi genitori devono capire l’importanza di capirli e dare loro una mano.

È in questo stato di estrema stanchezza che si è trovata la donna di cui vogliamo parlarvi. Una madre, una moglie, un’impiegata che è arrivata a un punto di rottura e che ha sentito il bisogno di confidarsi sul web.
“In una giornata normale, all’improvviso, facendo quello che faccio ogni giorno, sono crollato. Mi sono guardato intorno e ho capito che non ce la facevo più. Sono sempre di fretta, devo alzarmi presto la mattina per preparare la colazione ai miei figli, aiutarli a lavarsi e vestirsi, preparare la merenda per la scuola, accompagnarli a scuola, poi correre al lavoro dove mi trovo spesso in ritardo», dice.

Sfinita da una routine che non le lascia più il tempo di respirare, questa donna è crollata e ha lasciato il posto a un lungo pianto liberatorio. Il suo corpo ha deciso che era ora di fermarsi, sedersi e dire: «Basta». La madre ha parlato della sua stanchezza, della necessità di allontanarsi da casa e prendersi del tempo per sé.

«Invidio quelle donne che riescono a fermarsi davanti alla scuola a chiacchierare, quelle che riescono a prendersi un’ora per fare sport, quelle che vanno dal parrucchiere (cosa che vorrei fare anche io per nascondere i miei capelli bianchi, ma io non posso), quelli che escono con gli amici per un drink o per andare al cinema. Io non ho niente di tutto questo, corro sempre e sono stanco.

Il momento migliore per lei è la notte: tutti dormono e il silenzio avvolge i suoi momenti di pace. Vorrebbe quasi che il tempo non passasse mai, ma le lancette dell’orologio continuano a ticchettare, l’alba si avvicina e un nuovo giorno si sta precipitando davanti a lei.

Tante donne – ma anche tanti uomini – provano queste sensazioni e si sentono impotenti di fronte a una quotidianità frenetica. Nonostante tutto, a volte basta un sussulto, un grido liberatorio, una discussione perché tutto torni alla normalità e perché torni la tanto agognata serenità.

«Questa storia è basata su eventi reali e ispirata alla storia raccontataci da uno dei nostri lettori.»