Non sappiamo mai cosa ha in serbo per noi il destino: a volte eventi felici ci sorprendono, altre volte ci accadono cose sfortunate. Alla fine, fa tutto parte della vita e tutto ciò che dobbiamo fare è scegliere come reagire a queste circostanze: questo è ciò che conta.
Inoltre, ciò che ci accade è molto relativo e soggettivo: può essere visto come negativo da alcuni e positivo da altri. Come la nascita di un figlio, per esempio, che può essere fonte di gioia o di crisi. In questa storia, l’arrivo di un piccolo non è stato ben interpretato dai suoi genitori. Ti diciamo perché. La coppia desiderava ardentemente un figlio e fin dal primo momento della buona notizia ne fu felicissima. La gravidanza è stata tranquilla e anche il parto non ha presentato complicazioni. Tutto era perfetto, finché non si sono resi conto che il piccolo era portatore di trisomia 21.
Le varie ecografie precedenti non avevano mostrato segni di tale possibilità, ed è per questo che i genitori sono rimasti sbalorditi da questa inaspettata verità. Il bambino è nato all’ospedale Sanatorio Mater Dei di Buenos Aires, in Argentina, un ospedale con una forte presenza di figure religiose come le suore.
Anche per loro, non c’è stato un briciolo di convincere la madre a fare ciò che è giusto.
La donna ha «restituito» il certificato di nascita del neonato e ha chiesto che fosse portato via: non voleva avere niente a che fare con questo bambino, così la coppia ha lasciato lo stabilimento, abbandonando il piccolo.
Fortunatamente, le infermiere hanno iniziato a prendersi cura del bambino, dandogli tutta l’attenzione e l’amore che meritava. Inizialmente, il bambino doveva essere chiamato Franco, come avevano programmato i suoi genitori biologici, ma alla fine fu ribattezzato Santiago.
Marcela Casal Sanchez era una delle infermiere che si prendevano cura di Santiago ed era particolarmente scioccata dal comportamento di questi genitori: da infermiera di lunga data, non aveva mai visto una coppia lasciare un figlio. uscita dall’ospedale indifferente. Così ha deciso di agire.